Quando regnava in tutta la Valle Maira Ludovico secondo machese di saluzzo, centinaia di anni fa, anche a san michele di Prazzo cominciò a scarseggiare il sale.
Il sale a quei tempi era così importante che si attraversava la montagna per andare a prenderlo fino al mare e se per caso, come capitò nell’anno imprecisato della nostra storia, non ce n’era per tutti gli usi a cui serviva, la gente sragionava come durante una carestia.
Non si sa come si comportarono gli altri valligiani, ma quelli di San michele decisero, dopo averci molto pensato, che il poco sale rimasto doveva essere seminato. Lo seminarono infatti in un fazzoletto di campo e aspettarono tre settimane, poi andarono tutti insieme per la raccolta.
Però, nel vedere quel campo pieno soltanto di ……grilli, rimasero lì a guardare come tante statue di sale, senza saper cosa fare. Si svegliò per primo il sindaco che autorevolmente dichiarò: “I grilli hanno tolto il sale dal campo, noi dal campo toglieremo i grilli”” e ordinò che ogni sanmichelese si armasse di bastone e cominciasse a menare colpi ovunque un grillo si posasse.
I sanmichelesi trovarono guista la decisione e quando uno di loro vide un grillo proprio sulla testa del sindaco, non ci pensò neppure un momento: con una randellata precisa abbattè il grillo con tutto quello che ci stava sotto.
E fu fine di quella strana guerra, come risulta dalla risposta che gli uomini diedero alle donne che li aspettano sulla soglia di casa: “Ne abbiamo fatti fuori due, uno dei nostri e uno degli altri”. e Fu anche l’inizio del soprannome che da quel giorno si meritarono i sanmichelesi, chiamati in tutta la Valle Maira anche ora, e forse per sempre, i Grich (i grilli).